Il linguaggio dell'arte, percepire le trasformazioni
L’incontro si rivolge a tutti gli appassionati che negli anni hanno condiviso con il Parco una crescita personale nella relazione tra sé e la natura, tra ambiente costruito e ambiente percepito.
L'arte performativa e l’arte figurativa sono state, nel corso dei decenni, degli eccezionali “interpreti” del nuovo paesaggio urbano che l’evoluzione della natura insieme alla mano sapiente dell’uomo-giardiniere stavano creando. Un omaggio agli artisti che si sono fatti ispirare dall’eccezionalità di questi luoghi, certo, ma anche un omaggio a chi nel tempo li ha saputi piantare, mantenere, coltivare.
17.15 Saluti di Marzio Marzorati. Introduce: Tomaso Colombo
17.30 proiezione filmato Fermento (2015)
17.40 Sista Bramini e Camilla dell'Agnola di O Thiasos Teatronatura Percepire, immergersi, percorrere il parco fino in fondo alla notte
18.00 Francesca Gemma di Compagnia Oyes. Il parco sommerso, nell’ascolto straniante dentro e fuori il quartiere, fuori e dentro il parco
18.10 Proiezione filmato Il terzo passo (2007) (estratto)
18.25 Lorenza Zambon di Casa degli Alfieri. Dalla camminata visionaria alle audioguide di paesaggio, vent’anni di simbiosi artistica
18.40 Davide Dallombra (Casa Testori). Arte in Balossa: l’arte contemporanea e le nuove identità del territorio. Proiezione video con Alessandro Pongan, Matteo Attruia, Francesco Garbelli, Francesco Fossati
19.00 Conclusioni: Riccardo Gini
a seguire aperitivo
Zattere fra i rami. La nuova storia selvatica di Lorenza Zambon
C’è una nuova storia “selvatica” che sta accadendo ora, proprio ora.
Una storia di natura, di amore e di lotta.
Un bosco minacciato e difeso. Un presidio che si trasforma in un inedito abitare.
A Gallarate, tra palazzi e strade trafficate, c’è un pezzo di foresta urbana. Quando ne viene annunciato l’abbattimento, qualcosa si muove: donne e uomini di età e provenienze diverse si mettono di traverso.
Lo spettacolo intreccia storie vere raccolte durante la protesta per salvare il bosco di via Curtatone. Restituisce le voci dei protagonisti, le contraddizioni, le gioie, la paura dello sgombero, e la bellezza che è fiorita in mezzo al fango.
Un racconto corale, vivo, radicato.
Una zattera teatrale costruita con ciò che resta – e con ciò che resiste.
Lorenza Zambon è un’attrice “giardiniera” che riunisce i tanti mestieri che ci sono dentro il teatro: quello dell’attrice, quello della drammaturga scrittrice, quello di chi cura festival e progetti di valorizzazione del rapporto uomo-natura. Lorenza ha una lunga storia artistica, sempre vissuta nel teatro di gruppo; prima con il Teatro Popolare di Ricerca a Padova, poi con la Casa degli Alfieri attraverso le sue varie evoluzioni. Innumerevoli gli spettacoli che ha scritto e a cui ha partecipato, fra cui l’epico Il terzo passo. Passeggiata visionaria attraverso l’alba, il meriggio e il tramonto, scritto per Parco Nord Milano (2007, 2008 e riadattato nel 2022). È direttrice artistica del Festival della Biodiversità del Parco Nord Milano.